Il Museo autonomo delle Ville e residenze monumentali fiorentine, istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 marzo 2024 n. 57, riunisce in un unico istituto alcune tra le più importanti ville suburbane fiorentine, eredità inestimabile della dinastia dei Medici e di altre nobili famiglie toscane. Le Ville, con i loro parchi e giardini, rappresentano un connubio perfetto tra arte e natura e comprendono un patrimonio architettonico e storico-artistico di straordinario valore, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi in un percorso culturale unico nel suo genere.
Dal 2013 le ville medicee di Poggio a Caiano, Cerreto Guidi, Petraia e il Giardino di Castello sono, inoltre, parte del Sito seriale del Patrimonio Mondiale UNESCO “Ville e giardini medicei in Toscana”, che comprende 14 ville e giardini appartenuti alla famiglia Medici.
I Musei e Luoghi della cultura, affidati con D.M. 25 settembre 2024 n. 299 al nuovo istituto, sono:
- Villa Medicea della Petraia – Firenze
- Giardino della Villa medicea di Castello – Firenze
- Villa il Ventaglio – Firenze
- Villa Carducci-Pandolfini a Legnaia – Firenze
- Villa Medicea e Museo storico della Caccia e del territorio di Cerreto Guidi (Firenze)
- Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della natura morta – Poggio a Caiano (Prato)
L’istituto è diretto dall’architetto Federica Bergamini, dirigente tecnico di II fascia del Ministero della Cultura.
Ville e Residenze monumentali fiorentine
via della Petraia, 40 – 50141 Firenze
Tel. +39 055 452691
Email vrm-fi@cultura.gov.it
PEC vrm-fi@pec.cultura.gov.it
C.F. 94332890485
Cod. IPA AOO AZ8BQLO
Direttore
arch. Federica Bergamini
Musei
Villa Medicea della Petraia - Firenze
La Petraia è una delle più affascinanti ville medicee. Situata alle pendici del Monte Morello, è il modello della residenza suburbana, rifugio di campagna della famiglia Medici, con giardino all’italiana ed ettari di parco. Acquistata da Cosimo I, è grazie a Ferdinando I che assume la sua forma attuale, per poi diventare una delle residenze predilette del Re d’Italia Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina. Conserva al suo interno due spettacolari cicli pittorici dedicati alle Gesta di Goffredo di Buglione, attribuito a Cosimo Daddi, e ai Fasti Medicei del Volterrano, le celeberrime 14 Lunette delle ville medicee di Giusto Utens, il gruppo bronzeo dell’Ammannati raffigurante Ercole e Anteo e la Venere Fiorenza del Giambologna.
Giardino della Villa medicea di Castello – Firenze
La Villa medicea di Castello è una delle più antiche residenze suburbane dei Medici. Il suo giardino é il prototipo del giardino all’italiana cinquecentesco, progettato dal Tribolo nel 1538 per celebrare il potere di Cosimo I attraverso una complessa simbologia. Punti salienti del ricco e articolato progetto sono la Fontana di Ercole e Anteo e la straordinaria Grotta degli Animali, recentemente restaurata. Nel “selvatico” al livello superiore – trasformato in parco all’inglese nella prima metà dell’Ottocento – si distingue la grande vasca ideata da Vasari con la scultura dell’Appennino, opera dell’Ammannati. Il giardino vanta, inoltre, una collezione di agrumi unica al mondo, costituita da circa mille piante discendenti dalle antiche varietà medicee con esemplari di oltre trecento anni di vita.
Villa il Ventaglio - Firenze
La Villa e il Parco del Ventaglio sono situati sulla collina delle Forbici che collega Firenze con San Domenico di Fiesole. Le origini della Villa risalgono al XV secolo, è poi con il conte milanese Giuseppe Archinto, proprietario dal 1824, che assume l’aspetto attuale: sarà l’architetto Giuseppe Poggi a realizzare la Villa in stile neoclassico e il Parco romantico. Il parco in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari e si caratterizza per il contrasto tra grandi masse arboree e ampie superfici a prato percorse da una strada, ai tempi carrozzabile, che offre suggestivi scorci verso il centro di Firenze. Il parco è stato acquisito dallo Stato italiano nel 1967, poi dato in consegna al Ministero della Cultura. Sono in corso le operazioni di presa in consegna della Villa, precedentemente sede dell’Università Internazionale dell’Arte.
Villa Carducci-Pandolfini a Legnaia - Firenze
Il complesso architettonico di Villa Carducci-Pandolfini, di impianto quattrocentesco, sorge nella pianura fra Legnaia e Soffiano, vicino all’antica via Pisana, e ingloba nell’angolo sud-ovest i resti di un’antica torre trecentesca, facente parte del “palagio” fortificato di Guardavia, detta anche “Volta a Legnaja”, uno dei capisaldi del sistema fortificato fiorentino. L’edificio deve la sua fama al ciclo di affreschi “Uomini e donne illustri” che Andrea del Castagno eseguì intorno al 1455 sotto il loggiato, trasformato poi in salone. Le pitture, ritrovate nel 1847 sotto le scialbo che le occultava, furono staccate e sono ora esposte alla Galleria degli Uffizi. Nel 1965 fu ricostruito il disegno d’insieme in base alle tracce rimaste.
Villa Medicea e Museo storico della Caccia e del Territorio di Cerreto Guidi (Firenze)
Nel cuore del Montalbano e in posizione dominante su un poggio, sorge la poderosa residenza di caccia voluta da Cosimo I de’ Medici. Si distingue per le imponenti rampe di accesso – i “ponti medicei” – ideati da Bernardo Buontalenti. La villa deve in parte la sua fama alla tragica vicenda di Isabella de’ Medici, figlia prediletta di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, morta a Cerreto nella notte fra il 15 e il 16 luglio 1576. Il sito museale, aperto al pubblico dal 1978, conserva importanti collezioni come il nucleo dei ritratti medicei provenienti dalle Gallerie Fiorentine, gli arazzi della Manifattura medicea e una parte delle opere dell’Eredità Bardini quali marmi d’epoca romana e medievale, sculture, dipinti su tavola e su tela, cassoni intarsiati e dipinti, stipi, maioliche, manufatti in pietre dure. Dal 2002 la Villa accoglie, inoltre, il Museo storico della caccia e del territorio.
Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della natura morta - Poggio a Caiano (Prato)
Progettata da Giuliano da Sangallo per Lorenzo il Magnifico sul finire del XV secolo, la Villa è un capolavoro del Rinascimento italiano che fonde nel suo linguaggio architettonico la lezione dei classici con gli elementi salienti dell’architettura rurale toscana: la posizione dominante, enfatizzata dal poderoso basamento-portico, e le forme simmetriche e armoniche fanno propria la lezione di Leon Battista Alberti. Dopo i Medici e i Lorena, fu residenza di campagna di Vittorio Emanuele II. Al piano nobile, la maestosa Sala di Leone X conserva uno dei più rilevanti cicli di affreschi toscani del Cinquecento, realizzato da Pontormo, Andrea del Sarto, Franciabigio e Alessandro Allori. Il secondo piano è dedicato al Museo della Natura Morta – un unicum al mondo – in cui sono esposti più di 200 dipinti. All’esterno della Villa si estendono il giardino e il parco, dominati, oltre che dalla villa, dalla grande limonaia ottocentesca.